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TIRO AL PICCIONE

TIRO AL PICCIONE

TIRO AL PICCIONE

ITALIA

TIRO AL PICCIONE Pigeon Shoot

1961 – colore – 114’

 

Regia: Giuliano Montaldo

Sceneggiatura: Ennio De Concini, Fabrizio Onofri, Luciano Martino, Giuliano Montaldo dal romanzo omonimo di from the same novel by Giose Rimanelli

Fotografia: Carlo Di Palma

Montaggio: Nino Baragli

Scenografia: Carlo Egidi

Musica: Carlo Rustichelli

Costumi: Pier Luigi Pizzi

Interpreti Cast: Jacques Charrier (Marco Laudato), Eleonora Rossi Drago (Anna), Francisco Rabal (Elia), Sergio Fantoni (Nardi), Gastone Moschin (Pasquini), Franco Balducci (Garrani), Silla Bettini (Gioioso), Maria Grazia Francia (Ida), Carlo D’Angelo (Mattei), Loris Bazzocchi (Giuliani), Enzo Cerusico, Franco Lantieri, Marco Mariani, Edgardo Siroli, Enrico Glori, Franca Nuti, Franco Perucci

Produttori: Alessandro Jacovoni, Tonino Cervi

Produzione: Ajace Compagnia Cinematografica, Euro Internationl Film

 

Il restauro del film Tiro al piccione è stato realizzato in 4K a cura di CSC – Cineteca Nazionale presso i laboratori di Istituto Luce – Cinecittà a partire dal negativo originale 35mm messo a disposizione da Surf Film e da un positivo sonoro ottico e un lavanda conservati negli archivi della Cineteca Nazionale. La supervisione al restauro del suono è stata realizzata a cura di Federico Savina.

sinossi

All’indomani dell’8 settembre 1943, il giovane Marco aderisce alla Repubblica di Salò. L’iniziale spinta patriottica viene messa in crisi dalla brutale violenza dei camerati contro gli altri italiani e le convinzioni di Marco iniziano a vacillare. Ferito, inizia una relazione con Anna, un’infermiera più grande di lui, che però poi fugge in Svizzera con il suo capitano. Durante una missione di guerriglia, unico sopravvissuto, annichilito e sconvolto dagli orrori visti e perpetrati si addormenta in mezzo ai cadaveri dei commilitoni.

 

il regista: Giuliano Montaldo

Ha esordito nella regia con Tiro al piccione (1961). Abile professionista, sorretto da solida cultura, ha alternato il cinema d’impegno sociale a quello di evasione, spaziando dalla ricostruzione storica (Dio è con noi, Sacco e Vanzetti, lo sceneggiato televisivo Marco Polo), alla trasposizione di romanzi italiani del dopoguerra (Gli occhiali d’oro, Tempo di uccidere). Ha affrontato personalità e momenti cruciali nella storia d’Italia, in film come Giordano Bruno, L’Agnese va a morire, L’industriale. Per Tutto quello che vuoi di F. Bruni ha vinto nel 2018 il David di Donatello come Miglior Attore non Protagonista. Grande appassionato di musica lirica, Montaldo ha diretto la messa in scena di numerose opere. Nel 2007 ha ricevuto il premio speciale David di Donatello alla carriera.

 

festival

1961 Mostra di Venezia – Sezione Informativa

2019 Mostra di Venezia – Venezia Classici